mercoledì 21 gennaio 2009

IL SILENZIO ASSORDANTE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


Voglio tornare a commentare la vicenda della mancata estradizione di Cesare Battisti. Hanno scritto al Presidente Lula il nostro Presidente Napolitano e poi i due Presidenti delle Camere. All'appello, per completare il quartetto del "lodo Alfano" manca proprio lui: il Presidente del Consiglio.
Come sempre ha mandato in avanti le truppe cammellate e lui, anzichè proseguire in retrovia, si è imboscato. Io me lo sono chiesto il perchè di questa condotta abnorme, visto il personaggio, e la risposta me lo sono data ed ora la esplicito.
Come fa una persona che, per non stare in giudizio ora, ha violato la nostra Costituzione, oltre che ad essere plurinquisito, plurindagato, pluricondannato e pluautoprescritto a chiedere ad un Presidente di uno Stato Sovrano di violare la sua? Evidente immaginava la risposta e ed è la stessa che ci dobbiamo dare noi tutti italiani.
Nella vicenda vicenda un merito comunque gli va riconosciuto: è stato zitto. Ogni volta che parla, l'Italia sprofonda nelle classifiche della credibilità internazionali e ci ha evitato un ulteriore danno.
Morale: il rispetto internazionale si acquista non con le pacche sulle spalle o con le battute più o meno offensive, ma con l'auterovolezza derivante dal rispetto delle leggi e dei cittadini del proprio paese e soprattutto della Legge delle Leggi: la COSTITUZIONE.

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