giovedì 21 agosto 2008

E lo chiamavano impunità.



Legge 20 Giugno 2003, n. 140 (lodo Schifani). Art. 1.- Non possono essere sottoposti a processi penali, per qualsiasi reato riguardante fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione........etc il Presidente della Repubblica........il Presidente del Senato della repubblica, il presidente della Camera dei Deputati, il Presidente del consiglio dei ministri..........il Presidente della Corte Costituzionale.
Art. 2. omissis.
La Corte Costituzionale con sentenza n. 24/2004, depositata in Cancelleria il 20 Gennaio 2004, ha dichiarato incostituzionale la legge in epigrafe rispetto agli artt. 3 e 24 della Costituzione nel merito dichiarando assorbito ogni altro profilo impugnato (artt. 111 e 138).
L'art. 3 recita al primo capoverso: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."...
L'art. 24 recita a primo capoverso: "Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi." Al secondo capoverso: "La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento:"
L'art. 138 recita: "Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non inferiore a tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti."
Legge 23 Luglio 2008, n.124 (Lodo Alfano).
Art. 1. "1.- Salvi i casi previsti dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, i processi penali nei confronti dei soggetti che rivestono la qualità di Presidente della Repubblica, Presidente del Senato della Repubblica, Presidente della Camera dei Deputati e Presidente del Consiglio dei Ministri sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione.
2.- L'imputato o il suo difensore munito di procura speciale può rinunciare ogni momento alla sospensione.
3. - .... omissis.."
In merito all'art. 3 della Costituzione, la Corte nella sentenza di annullamento richiamata al punto 6 secondo e terzo capoverso afferma, ove ce ne fosse ancora bisogno, che il principio di uguaglianza è un valore fondamentale, infatti: "Nel caso in esame sono fondamentali i valori rispetto ai quali il legislatore ha ritenuto prevalente l'esigenza di protezione della serenità dello svolgimento delle attività connesse alle cariche in questione.
Alle origini della formazione dello Stato di diritto sta il principio della parità di trattamento rispetto alla giurisdizione, il cui esercizio, nel nostro ordinamento, sotto più profili è regolato da precetti costituzionali."
L'art. 3 è violato anche sotto un altro aspetto: la disparità di trattamento tra i Presidenti delle Camera e Corte rispetto ai componenti di tali Organi.
Tutto ciò premesso è aperto IL DIBATTITO LIBERO E SENZA ALCUN PREGIUDIZIO sui seguenti punti: 1°- il lodo Alfano ha rispettato l'art. 3 della Costituzione così come ribadito al punto 6 cpvs 2 e 3 della sentenza di cui sopra? 2° - è stato rispettato l'art. 138 della Costituzione per le modifiche principalmente all'art. 3 e poi agli artt. 68, 90 e 96? e soprattutto è stato rispettato il principio di eguaglianza davanti alla giurisdizione?
CONSIDERAZIONI.
Dal dibattito parlamentare e politico, riportato da organi di informazione e dai media, risulta che la maggioranza governativa afferma di aver rispettato le censure della Consulta. A me, come a molti Costituzionalisti e da ultimo un presidente della Corte di astrazione di centro-destra Antonio Baldassarre, non sembra. Anzi, si sono accorti non che hanno creato una disparità di trattamento tra quattro cittadini e tutti gli altri, ma tra quattro cittadini, tra cui tre Presidenti e i componenti degli organi di cui avevano la presidenza dichiarando che avrebbero posto rimedio. Ma come? Semplice: rendendo impunibili tutti i componenti di tali organi. Così fra breve avremo oltre mille cittadini più uguali degli altri davanti alla legge: INTOCCABILI.
Il dibattito è aperto a tutti.