mercoledì 21 gennaio 2009

IL SILENZIO ASSORDANTE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


Voglio tornare a commentare la vicenda della mancata estradizione di Cesare Battisti. Hanno scritto al Presidente Lula il nostro Presidente Napolitano e poi i due Presidenti delle Camere. All'appello, per completare il quartetto del "lodo Alfano" manca proprio lui: il Presidente del Consiglio.
Come sempre ha mandato in avanti le truppe cammellate e lui, anzichè proseguire in retrovia, si è imboscato. Io me lo sono chiesto il perchè di questa condotta abnorme, visto il personaggio, e la risposta me lo sono data ed ora la esplicito.
Come fa una persona che, per non stare in giudizio ora, ha violato la nostra Costituzione, oltre che ad essere plurinquisito, plurindagato, pluricondannato e pluautoprescritto a chiedere ad un Presidente di uno Stato Sovrano di violare la sua? Evidente immaginava la risposta e ed è la stessa che ci dobbiamo dare noi tutti italiani.
Nella vicenda vicenda un merito comunque gli va riconosciuto: è stato zitto. Ogni volta che parla, l'Italia sprofonda nelle classifiche della credibilità internazionali e ci ha evitato un ulteriore danno.
Morale: il rispetto internazionale si acquista non con le pacche sulle spalle o con le battute più o meno offensive, ma con l'auterovolezza derivante dal rispetto delle leggi e dei cittadini del proprio paese e soprattutto della Legge delle Leggi: la COSTITUZIONE.

sabato 17 gennaio 2009

BERLUSCONI AL QUIRINALE : MAI

IL VECCHIO ED IL NUOVO: NESSUNA DIFFERENZA

Questo è il momento di stabilire con la massima fermezza che un monopolista dei mezzi di comunicazione, un soggetto incompatibile con l’esercizio del potere politico in quanto plurinquisito, pluricondannato e pluriautoprescritto con leggi ad personam non può salire alla massima carica della Repubblica.

Un personaggio che assoldato dalla loggia massonica P2 con tessera n. 1816 è stato ricosciuto mentitore dal Tribunale di Venezia, ma non condannabile perchè il reato era prescritto. Il suo attuale operato è stato santificato dal suo capo-loggia il massone Gelli.

Se ciò nella malaugurata ipotesi avverrà gli italiani non avrebbero più titolo a chiamarsi cittadini europei, ma sudditi di una nazione centro africana retta da un dittatorello da strapazzo.

venerdì 16 gennaio 2009

IL RISPETTO NEGATO


Il Ministro della Giustizia Brasiliana ha negato l'estradizione di Cesare Battisti all'Italia. Il Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana si è risentito. Analizziamo i fatti e vediamo che ci sono due aspetti nella vicenda: uno politico-internazionale e l'altro giudiziario-penale.
Dal punto di vista politico-internazionale il Presidente Brasiliano ha invitato il Ministro Alfano a rispettare le decisioni prese da un Ministro di uno stato sovrano. Su questo aspetto della vicenda io vorrei fare due considerazioni:
1) - il Governo italiano, presieduto dall'attuale capo di governo, ha richiesto rispetto e silenzio quando ha emanato leggi ad personam che erano in conflitto con le relazioni internazionali: è quello che chiede il Presidente brasiliano;
2) - per avere rispetto bisogna meritarlo.
Ecco il punto centrale della vicenda. Il Ministro Alfano, titolare del Dicastero della Giustizia, ideatore e responsabile della Legge 23 Luglio 2008, n.124 (Lodo Alfano) ha ferito la Costituzione Italiana e tutti gli italiani non può appellarsi alla Suprema Corte Brasiliana: non è eticamente e moralmente credibile. L'attuale Capo del Governo Italiano con le leggi che ha fatto approvare con la precedente sua legislatura, ne cito alcune come quella sulle rogatorie internazionali, negazione al PM di ricorrere in secondo grado dopo assoluzione (Legge Pecorella poi cassata dalla Consulta), legge che accorcia le prescrizioni ecc., e con quella sopracitata ci ha squalificato agli occhi di tutti i paesi democratici che ci trattano come un paese del terzo mondo. I Paesi che erano al terzo, il Sudamerica, ci hanno superato.
La MORALE POLITICA della vicenda è: CHI STRAVOLGE LA PROPRIA COSTITUZIONE NON MERITA RISPETTO.
Veniamo all'aspetto giuridico-penale. Premetto che ora non mi sovviene se Cesare Battisti è stato condannato all'ergastolo in via definitiva per aver commesso omicidi materialmente o meno, ma ragiono. Dal mio punto di vista dissento da quello che afferma il Presidente emerito Francesco Cossiga. L'ex Presidente dice che Battisti non sia un criminale comune pluriomicida ma un terrorista che ha commesso dei «delitti politici» finalizzati a innescare la rivoluzione,. Gli attentati di cui si sono resi protagonisti i militanti della lotta armata, a destra come a sinistra, non sono certamente «crimini comuni ma politici». E' in questa affermazione che c'è la contraddizione, secondo mio modesto avviso. Se c'è stato uno o più di un omicidio, che etimologicamente significa uccisione di una persona, il soggetto in questione deve scontare la pena prevista dal codice penale del Paese dove è stato commesso il reato. La politica è una aggiunta che può valere per coloro che non si sono macchiati le mani del sangue innocente. E nella storia del terrorismo italiano, sia di destra che di sinistra, ci sono stati i casi come Toni Negri, ritenuto l'ideologo delle brigate rosse, Oreste Scalzone ecc. La politica può essere un aggravante e non un'attenuante. Il delitto politico ha come scopo il sovvertimento della democrazia con la cancellazione dei partiti politici e l'instaurazione di una dittatura attraverso vari modi, anche con omicidi di uomini di parte avversa (Giacomo Matteotti). Ma non è questo il caso. Il punto focale è: Cesare Battisti si è lordato le mani di sangue oppure no.
CONSIDERAZIONE FINALE.
Il Presidente Emerito FRANCESCO COSSIGA con la sua lettera non ha reso un buon servigio all'Italia per il rispetto internazionale.

mercoledì 7 gennaio 2009

IO C'ERO



Torno a scrivere per segnalare un grande evento: oggi 7 Gennaio 2009 sono state depositate alla Corte di Cassazione oltre un milione di firme raccolte per il referendum contro il lodo Alfano.
Io c'ero quel famoso 11 ottobre: è mio compito tenere sveglia la coscienza degli italiani per additare il pericolo dello scivolamento verso il neofascismo dal volto umano dominato dalla disinformazione mediatica in mano al potere dominante.
Dopo gli avvenimenti accaduti nei mesi scorsi ho sentito il bisogno di immettere in rete atri tre blog che mi auguro possano essere frequentati e postati dai difensori della nostra Carta Costituzionale.
I titoli dei blog rispecchiano gli articoli della Costituzione o degli Organi che, con tentativi vari si è voluto o si vuole, cancellare o modificare.
Ecco i blog:
http://articolo3costituzione.wordpress.com/;
http://giulemanidallaconsulta.wordpress.com/;
http://blog.libero.it/STATODIDIRITTO/view.php.