

Il blog è aperto a tutti coloro voglio esprimere il loro dissenso sulle leggi vergogna approvate dai governi di centro-destra e relativi privilegi a favore della casta.
ED INFINE VENNE IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE: 12 NOVEMBRE 2011.
L'Italia finalmente è LIBERA dal leghiberlusconismo.
Il popolo esulta ed esplode la gioia in ogni angolo più remoto dell'Italia.
Il sogno risorgimentale di un italiano si sta avverando e come ogni sogno per diventare realtà occorrono fatti concreti e perseveranza.
Ogni 25 aprile festeggiamo la liberazione dal nazifascismo: io propongo di festeggiare ogni 12 novembre la festa di liberazione dal leghiberlusconismo. O perlomeno, io mi auguro, che l'Italia sia veramente libera. Io ricordo bene quello che disse Montanelli di Berlusconi e del berlusconismo: L'Italia sarà immunizzata quando il suo popolo avrà bevuto l'ultima goccia di berlusconismo (sinonimo di veleno). Abbiamo bevuto l'ultima goccia? Come in ogni malattia che ci si augura in via di risoluzione bisogna vedere se ci sono i sintomi di miglioramento e quali sono.
Aspettiamo i fatti per far esplodere la nostra gioia: dobbiamo essere vigili affinchè non siano sempre i più poveri a pagare i danni causati dalla cricca dei potenti che ci hanno governato.
Per ora possiamo esultare con l'halleluja di Haendel.
I perchè sono tanti! Cercherò di enumerarne alcuni fra i più macroscopici. Il primo è quello che abbiamo un presidente del consiglio che pensa più che altro al suo harem di mignotte, pardon escort, che alla sicurezza dei cittadini che pagano le tasse. Il tempo lui lo passa a studiare come imbrigliare la giustizia ed a fregare il fisco, anzichè coordinare le forze armate ed i servizi segreti di cui lui è responsabile.
Lui si occupa come far arricchire i suoi complici piduisti della terza e quarta generazione anzichè dotare le forze dell'ordine dei finanziamenti per essere al passo coi tempi: vedi strutture informatiche, mezzi nuovi e non obsoleti, ringiovanire i quadri ed il personale. Lui taglia i fondi in modo che le forze (sic!) dell'ordine non hanno benzina per le auto per cui devono chiedere aiuto ai cittadini, non hanno pezzi di ricambio per le macchine da riparare, non hanno carta per i pochi PC che funzionano perchè per gli altri non funzionanti non hanno soldi per la riparazione. Soprattutto i poliziotti non hanno il diritto di aver ricosciuto il lavoro straordinario, la trasferta da una città all'altra non è pagata ed il buono pasto è misero.
Tutto ciò è noto ai capi dei black bloc che organizzano il modo di riempire il vuoto lasciato dal governo.
Un altro perchè, ormai risaputo da tutto il mondo, è quello che il capo dei capi delle forze dell'ordine, cioè il Ministro dell'Interno Maroni, è stato condannato con sentenza passato in giudicato per resistenza alle forze dell'ordine per aver addentato ad un polpaccio un poliziotto!!
Tutto ciò è noto ai capi dei black bloc che agiscono di conseguenza.
Ancora: i violenti sono in tutti paesi del mondo, soltanto che in Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti ecc. i Servizi Informativi fanno prevenzione ed allertano le forze di sicurezza. In Italia in questa occasione è stato fatto lo stesso? Io dico di no e spiego il perchè: da come ha detto in una trasmissione televisiva io vice-direttore di "Il Sole 24ore" su internet si conoscevano i modi ed alcuni volti di agitatori. I Servizi Segreti Italiani hanno chiesto informazioni ai rispettivi di altri paesi sopranominati? Lo hanno fatto oppure erano intenti a fabbricare dossier falsi per conto del latrin lover? Se lo hanno fatto hanno informato il Ministro dell'Interno il leghista Maroni ex militante di Democrazia Proletaria?
Tutti questi perchè costruiscono un unico disegno politico: quello di trarre spunto dai disordini per poter poi bloccare tutte le altre manifestazioni che potessero provocare un intoppo al governo e provocare una caduta anticipata. Basta leggere i metodi da adottarsi con legge speciali. Io potrei essere daccordo con le misure preventive e repressive purchè valgano erga homnes, quindi anche per coloro che vogliono fare la secessione padana con milioni di fucili e per coloro che vogliono bruciare il Palazzo di Giustizia di Milano.
O per costoro poi si troverà il modo di fare una legge infilata con un articolo solo in maxiemendamento che si depenalizzi tutto come è stato fatto per Maroni, Bossi e Calderoli?
Il dubbio, atroce, che ho avuto sabato nel vedere i filmati c'è riscontro nei provvedimentio adottati dal Sindaco di Roma ALEMANNO: la FIOM-CGIL non potrà sfilare, come sempre fatto, per le vie di Roma.
Primo risultato raggiunto.
Il sindaco si è dimenticato di quando occupava insieme a Gasparri l'Università La Sapienza, così come il suo camerata La Russa era attivissimo a Milano durante il "giovedì nero". ECCO I CATTIVI MAESTRI SONO SALITI IN CATTEDRA.
Che dire poi di tale elefantino, allora, Giuliano Ferrara militante di lotta continua e sessantottino? Guardate le foto e ditemi cosa pensate dell'elefante, ora.
Il mio dubbio l'ha avuto anche Furio Colombo il giorno dopo su "Il Fatto Quotidiano", ma ora è certezza dopo quello che dice Mario Capanna, fondatore di Democrazia Proletaria, a proposito di Maroni:
“Tutti, compresi i servizi segreti, non potevano non sapere che sarebbe andata a finire così. Non parlo di colpe. Mi limito a osservare che Roberto Maroni, che ha militato in Democrazia Proletaria, partito di cui io sono stato segretario, conosce le dinamiche di piazza. Invece, il ministro dell’Interno non era neppure a Roma nel giorno degli scontri”.
Mi auguro che con questo epitaffio si chiuda l'esistenza di questo malgoverno che sarà ricordato come il più orribile di tutti i tempi del pianeta.
L'ITALIANO MEDIO S'INTERROGA: COME MAI LA MASSONERIA COPERTA RESISTE ANCORA (come la mafia?)? MA GLI STORIOGRAFI, I FILOSOFI GLI ANALISTI POLITICI ECC. ECC. LO HANNO SPIEGATO AGLI ITALIANI? E' BUIO ASSOLUTO!!!
LA GENESI
Tutto ha inizio con la P2.
Le domande sorgono spontanee. Come è nata; come si è svoluppata; come abbia potuto generare la P3, la P4 ecc.
Le risposte, sintetizzabili in una sola, MALAPOLITICA, possiamo trovarle nelle parole del banchiere-finanziere (intimo di tale Bettino Craxi) Orazio Bagnasco rese nell'audizione davanti alla COMMISSIONE PARLAMENTARE sulla P2 presieduta da Tina Anselmi il 25/11/1982.
".....omissis.....Le P2 (articolo determinativo plurale a significare la sua proliferazione. n.d.a.) non nascono a caso, ma occupano spazi lasciati vuoti, per insensibilità, e li occupano per creare la P3, la P4....(P5 n.d.a.) Perchè? E' al di sopra delle mie forze, non me lo sono ancora spiegato. Da solo non sono in grado di capire come e perchè sia avvenuto.
Il sonno della coscienza e la mancanza di rispetto delle forme (e delle regole n.d.a.) aprono varchi alla P2. A chi è servito? Scoprire questo è importante. .......omissis...".
Prima di esporre le mie riflessioni voglio riportare l'articolo di fondo della giornalista Sandra Bonsanti su Repubblica inerente alla seduta dell'8 Gennaioi 1986:
"Il Parlamento riapre i battenti dopo l'interruzione festiva e pochissimi accorrono: a mezzogiorno di ieri (8 Gennaio 1986 n.d.a) in aula ci sono dodici deputati del PCI, c'è il demoproletario Gorla, ci sono cinque radicali, c'è Tina Anselmi, c'è il Ministro Martinazzoli che dal banco del governo segue con attenzione ogni intervento. Mancano del tutto missini, democristiani, socialisti, liberali, socialdemocratici, repubblicani....omissis...".
Premessa: il potere della P2, e quindi di Licio Gelli, derivava dall'ampio spettro di estensione nella società italiana che era influenzata dai soci aderenti.
Infatti in essa aderivano, cominciando dalle Istituzioni, 44 (quarantaquattro) parlamentari fra Deputati e Senatori, Magistrati di ogni ordine e grado, 12 Generali dei Carabinieri, 5 Generali della Guardia di Finanza, 22 Generali dell'Esercito, 4 Generali dell'Aeronautica Militare, 8 Ammiragli, direttori e funzionari dei servizi segreti, 2 Ministri dell'allora governo, un segretario di partito, giornalisti (il più noto Maurizio Costanzo tessera n.1819), imprenditori, faccendieri (noti Bisignani e Carboni, ancora sulla breccia), scrittori (fra cui Gervaso tessera n.1813) banchieri e finanzieri, alti prelati della Chiesa Cattolica, industriali , commercialisti, editori (fra cui Angelo Rizzoli tessera n. E.19.77).
Se togliamo gli alti prelati, notiamo che queste categorie, appartenenti alla P2, tutt'ora sono presenti in Parlamento, fra cui il presidente del consiglio, tessera 1816 e On. (sic!) Cicchitto tessera n.2232..
Ecco spiegato la presenza di un gruppetto di 15 presenze al dibattito sulla P2.
Molti di quei deputati assenti allora sono presenti ora in Parlamento.
Da più di un anno che grido SVEGLIATI ITALIA. Non possiamo addebitare alla popolazione il propagarsi del malaffare politico: le coscienze vanno svegliate da coloro che hanno i mezzi per farlo. Costoro sono: i rappresentanti dei cittadini, i giornali, i giornalisti e le TV e tutti gli altri mezzi di comunicazione.
Quando tra queste categorie ci sono aderenti alla P2, e seguenti, costoro fanno l'esatto contrario obbedendo a Licio Gelli per l'attuazione del suo programma.
In Parlamento ci sono personaggi noti: il primo è il nostro (ohibò!) Presidente del Consiglio On.! (sic!) Silvio Berlusconi tessera n.1816 e Fabrizio Cicchitto tessera n.2232. Tra i giornalisti, oltre a Bisignani, uno dei fedelissimi di Gelli: Maurizio Costanzo tessera n.1819.
Il 4 Maggio 1982, appena istituito la Commissione, la convivente di Licio Gelli, Nara Lazzerini, scrive a Tina Anselmi: "......omissis....mi permetta di dirLe che tutti gli iscritti alla P2 sono colpevoli di aver fatto parte per diverse vie ad una associazione a delinquere, con il solo scopo di arricchirsi, truffando, ricattando d'accordo con il più delinquiente dei capi: Licio Gelli.....omissis...".
Dopo trentanni gli stessi personaggi di allora, Bisignani, Carboni ed altri, con la P4 e P5 hanno continuato con ricatti ed altri mezzi illeciti a condizionare la società civile e la politica collusa.
Hanno continuato ad arricchirsi facendo sprofondare l'Italia verso il baratro dell'insolvenza internazionale, ovvero default ovvero fallimento.
Appurate le cause nella malapolitica e nella disinformazione mediatica, la domanda iniziale trova la risposta.
La stessa domanda fatta in questo blog l'anno scorso, è fatta dal Giudice GIULIANO TURONE, magistrato, che con Gherardo Colombo, ha scoperto gli elenchi della P2, in una "ricognizione antropologica": "..... omissis....In conclusione, confido che gli eroici studiosi che sto evocando - esaminando, anche alla luce di questi seicento e più foglietti di appunti (di Tina Anselmi n.d.a.), l'immane documentazione ormai disponibile sulla P2 - possano un domani finalmente spiegarci come mai, nonostante l'autorevole ed esaustiva relazione finale della Commissione parlamentare d'inchiesta, e nonostante l'importantissima e rigorosa Risoluzione 6 marzo 1986 della Camera dei Deputati, l'Italia non abbia ancora saputo mettersi decisamente alle spalle la filosofia di fondo "predemocratica" ed "eversiva" del sistema P2 : quella "visione politica che tende a situare il potere negli apparati e non nella comunità dei cittadini politicamente intesa"
Poi continua: "In altri termini, confido che quegli studiosi possano spiegarci come mai noi ci si debba ritrovare nel Terzo millennio con un Presidente del Consiglio titolare della tessera numero 1816; e come mai noi sia costretti pressocchè ogni sera a sorbire in TV, per giunta all'ora di cena, le esternazioni del suo portavoce e capogruppo parlamentare titolare della tessera numero 2232; e come mai abbiamo dovuto persino subire le vanterie gongolanti di Licio Gelli quando - in una conferenza stampa televisiva del 31 ottobre 2008 - ha rivendicato con orgoglio alla Loggia P2 la paternità di quel documento eversivo che risponde al nome "Piano di Rinascita Democratica", "Peccato non averlo depositato alla SIAE per i diritti,
Io confido nella "rete"
Tutto ciò che non ho detto sulla P2 per ovvi motivi di spazio e per maggiori approfondimenti si consiglia di consultare il libro.
LA P2
NEI DIARI SEGRETI
DI TINA ANSLEMI
A CURA DI ANNA VINCI
CASA EDITRICE - CHIARELETTERE
In un appunto sull'incontro con Flaminio Piccoli del 13 aprile 1983 scriveva:
"Cossiga aveva buoni rapporti con la P2 e Gelli, ed è rimasto vittima, durante il rapimento di Moro, dell'azione di Gelli e della P2. Ciò spiega il suo crollo e le dimissioni".
E per risollevarlo è stato eletto, poi, Presidente della Repubblica.
Ed ancora: in un appunto del 26 gennaio 1984 con Marco Pannella scriveva domandandosi:
"Come è possibile che Piccoli, Berlinguer e Andreotti non sapessero della P2 prima del 1981?".
Suscita tenerezza il candore di questa donna che durante la lotta partigiana si è impegnata in prima persona sulle montagne del Veneto facendo la cosiddetta "postina". Fervente cattolica, semplice ed umile, riponeva fiducia in tutti, anche in Andreotti.
Dal libro riporto alcune "chicche" che sentiamo spesso dai politici attuali cominciando dal Mr. B.
"Mi sento oggetto di una persecuzione politica odiosa" (Licio Gelli, maggio 1981)
E' il leit motiv del nostro Mr.B e codazzo di servitori.
"Della P2 non sapevo nulla, al di là di quello che leggevo e di qualche battuta scherzosa..." "Con i Giudici poi faremo i conti". (Bettino Craxi, nel 1984 e nel 1983).
Sono le stesse minacce mai sopite del piduista tessera 1816 ancor più rinvigorite verbalmente e fattivamente con progetti di legge contro i Giudici presentati in Parlamento.
consulta anche
Don Giorgio De Capitani ha chiesto aiuto a MicroMega di pubblicare un suo scritto vietatogli dalla Curia di Milano di diffonderlo sul suo blog. Io come ho fatto altre volte raccolgo l'appello e lo pubblico integralmente e senza commenti attraverso il mio blog. Lo farò parimenti su FaceBook e su twitter in modo da dare a questro scritto una divulgazione quasi planetaria e con l'invito a diffondere lo scritto.